Ponti di parole 2023

ponti di parole 2023

I ponti, si sa, sono costruzioni complesse che richiedono articolate progettazioni, lunghi tempi di realizzazione, accurati controlli, attente verifiche… è per questo che le classi 1B e 2B della Scuola Secondaria di 1° grado Mario Mazza dell’IC VR 11 e le classi 3B e 3A del CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) che si trovano nello stesso edificio scolastico di Borgo Roma Ovest, separate da una porta a vetri, hanno portato a termine in questi giorni, dopo mesi di lavoro, un PONTE DI PAROLE COLLABORATIVO E GENERAZIONALE ideato e allestito, in collaborazione con la tutor linguistica del Cestim, in corrispondenza di quella porta a vetri che divide in due parti il corridoio delle loro aule.

Alcuni elementi strutturali del PONTE richiamano i due albi usati come input motivazionali nelle classi: alberi e uccelli dalla testa umana del silent book “Migrando” di Mariana Chiesa Mateos (Orecchio Acerbo editore), valigie e animali protagonisti dell’albo illustrato “Cosa c’è nella tua valigia?” di Chris Naylor-Ballesteros (edizioni Terre di Mezzo).

L’argomento comune su cui hanno lavorato adulti e ragazzi è stato infatti il viaggio di migrazione, a partire dalla lettura di alcune lettere dei primi anni del ‘900, scritte da emigrati italiani in America Latina. Da queste lettere le ragazze e i ragazzi della secondaria hanno preso spunto per inviare lettere in italiano agli adulti del CPIA, in buste decorate con parole in lingua madre, per chiedere informazioni sul loro viaggio dal paese d’origine all’Italia.

Le risposte nelle rispettive lingue madri degli studenti adulti, sono state poi tradotte da speciali mediatori: alunne e alunni bilingui sia delle due classi coinvolte nel progetto che di altre classi della scuola.

Si sono così potute leggere parole ucraine di speranza e amore per la vita, riflessioni sul proprio percorso, costruito con fatica in moldavo e francese, espressioni di amore per la propria terra in hindi, interessi e progetti in srilankese e arabo tunisino.

Dopo aver riflettuto sul fatto che anche gli oggetti a noi cari, messi in valigia se decidiamo di cambiare il luogo dove abitare, sono un PONTE che ci collega al nostro passato e ci aiuta a trovare il nostro futuro, i ragazzi hanno preso un foglio e lo hanno tagliato in due parti: su una hanno disegnato cosa porterebbero con sé, nel viaggio di migrazione, e, sull’altra hanno descritto in italiano l’oggetto e aggiunto in lingua madre la motivazione per cui è per loro importante.

Tutti i fogli mescolati sono stati poi consegnati agli studenti del CPIA ed è stato loro chiesto di abbinare disegni e descrizioni di oggetti. Gli adulti, a loro volta, hanno invitato i ragazzi a fare la medesima cosa con i loro disegni e le loro descrizioni in lingua madre degli oggetti significativi portati in Italia dal proprio paese.

Disegni e descrizioni, lettere e buste, appesi a due fili, hanno quindi unito come un PONTE i due grandi alberi da un’ala all’altra dell’edificio che ospita ragazzi e adulti dei due ordini di scuola.

Purtroppo questo ponte è stato realizzato proprio durante i giorni che hanno visto protagonista sui media la terribile tragedia di Cutro. Per questo i ragazzi della Scuola Secondaria Mazza, in accordo con gli insegnanti e con l’aiuto degli alunni dei laboratori linguistici L2 Cestim, hanno pensato di aggiungere sotto il loro ponte, dipingendolo di azzurro, il nostro mar Mediterraneo. Sull’acqua hanno incollato ritagli di prime pagine dolorose di giornali e slogan che invitano l’Europa a creare PONTI umanitari sicuri. Sulle onde hanno riportato il numero delle vittime dei naufragi avvenuti nelle nostre acque dal 2013 a oggi.

Questa esperienza si è configurata come un bell’esempio di percorso didattico interdisciplinare e plurilingue inserito nella programmazione curricolare di alcune discipline (attività glottodidattiche per l’acquisizione dell’italiano L2; inclusione delle risorse linguistiche degli studenti bilingui e loro valorizzazione; lettura, comprensione, interpretazione di albi illustrati; lavoro sui generi testuali della lettera e della descrizione; comprensione di un testo giornalistico; elaborazione grafica, pittura, progettazione e allestimento di una istallazione artistica) e di PONTE collaborativo tra docenti e studenti di scuole, classi, laboratori diversi.

Fondazione San Zeno #fondazionesanzeno